Brano: [...]merose fucilazioni sommarie. A fianco di quei lavoratori caddero professionisti democratici, come l’avvocato Nicolò Lombardo, capo del locale partito dei « comunisti », partigiani della confisca delle terre usurpate 60 anni prima per costituire la Ducea di Nelson. Il 5.8.1860 per ordine di Bixio, Lombardo venne fucilato insieme a quattro suoi compagni di lotta. Le vendette, le uccisioni e le violenze si trascinarono poi per anni, estendendosi da Biancavilla a Mascalucia.

La crisi annonaria, aggravata dalla limitatezza degli scambi in una regione pressoché priva di stracle, dalla esosità dei prezzi imposti per la molitura del grano, dai dazi comunali sull’importazione dei cereali e dalla tassa sul macinato, rendeva disperate, col carovita e la disoccupazione, le condizioni dei braccianti agricoli e del popolo minuto della città. Mentre tumulti incontrollati agitavano la provincia di Catania e la Sicilia in generale, e il governo piemontese si abbandonava alla politica della violenta repressione nell’intento di combattere la renitenza alla leva, le diserzio[...]